Lu Forgiaru - Comune di San Pietro a Maida
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Lu Forgiaru
Lu forgiaru
Non capita spesso andare in un paese ed assistere allo spettacolo di un fabbro al lavoro. San Pietro ha la fortuna di avere ancora qualche "forgiaru" in attività. Indubbiamente forse si sono perse alcune caratteristiche che accompagnavano il fabbro del passato: è raro, ad esempio, vedere tale artigiano tutto intento a ferrare le cavalcature, a forgiare gli zoccoli o a costruire cerchioni per i carriaggi, non essendoci né cavalli da ferrare né tantomeno carri da cerchiare. Tuttavia il mestiere del fabbro non ha perso il suo fascino: gli è compagna sempre l'incudine su cui poggiare il ferro dopo averlo arroventato nella fucina, messa a fuoco dal "mantice de cuaiu" (dal mantice di cuoio) che, nei tempi più moderni è stato sostituito dal ventilatore; sull'incudine egli batte il ferro in modo quasi ritmato e meccanico adoperando alcuni strumenti quali la mazza e la mazzetta secondo della forma che vuole fare assumere al ferro in lavorazione: allungata, allargata, incurvata. Alla fine il sudore e la fatica vengono compensati dalla bellezza del prodotto finito, sia esso un balcone, un' inferrata o un oggetto di arredamento dalle linee artistiche. Per lavorare i balconi il fabbro usa "lu fiarru de rietta" mentre per i bordoni delle inferriate "lu quattrellu". Anche l'attività del fabbro trova sbocco nell'edilizia per cui sia il lavoro che i guadagni sono superiori rispetto ai tempi passati.
Comune di San Pietro a Maida
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